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    | 55.10.00 B Modello DVR Albergo |  
  
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                   |   | In magazzino: no 
 Modello DVR procedure standardizzate55.10.00 - Modello DVR standardizzato - Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (Alberghi)
 Contatto:  info@buysafety.it
 
 
 
 
    
        
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                        | MODELLO DVR PROCEDURE STANDARDIZZATE 
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                        | Buysafety.it  fornisce il modello DVR-procedure standardizzate per l'Attività di
  Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (Alberghi)
 
 con inserite:  le fasi e i cicli lavorativi, l’individuazione dei rischi ed il programma di miglioramento.
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                        | Per consentirci di predisporre il DVR in funzione delle caratteristiche di ogni singola attività Vi invitiamo a prendere visione della pagina "procedere all'acquisto". Potrete quindi scaricare il questionario informativo che dovrà essere compilato in ogni sua parte ed inviato via email all’indirizzo: info@buysafety.it . I dati riportati nel questionario ci permetteranno di elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi dell’attività sulla base delle sue specificità. 
 Il documento da noi preparato dovrà poi essere da Voi verificato. Vi ricordiamo che, qualora intervenissero sostanziali modifiche  del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative  ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, il Documento dovrò  essere modificato.
 
 
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                        | REDAZIONE DVR PROCEDURE STANDARDIZZATE |  
                        | Il DVRS introdotto dal Decreto Interministeriale  del 30 Novembre 2012 ha   una struttura modulare, cioè si compone di un  frontespizio e diversi   moduli la cui compilazione deve avvenire in  modo sequenziale.
 
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                        | MODULO 1.1 |  
                        | Dati aziendali   - Ragione sociale   - Attività economica   - Codice ATECO 2007 (facoltativo)   - Nominativo del Titolare/Legale Rappresentante   - Indirizzo della sede legale 8   - Indirizzo del sito/i produttivo/i (esclusi i cantieri temporanei e mobili – Titolo IV D.Lgs.81/08 s.m.i.) Sistema di prevenzione e protezione aziendale   - Nominativo del Datore di lavoro (Indicare se il datore di lavoro svolge i compiti del SPP)   - Nominadel Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi se diverso dal datore di lavoro   - Nominativi ASPP (ove nominati)   - Nominativi addetti al Servizio di Pronto Soccorso,   - Nominativi addetti al Servizio di Antincendio ed Evacuazione   - Nominativo del Medico Competente (ove nominato)   - Nominativo del RLS/RLST Sulla base dei dati da voi comunicati   inseriremo le eventuali figure esterne al Servizio   di prevenzione e   protezione (dirigenti   e/o preposti ove presenti), ai   sensi   dell’art.2 comma 1 lettere d) ed   e), e allegheremo eventualmente     l’organigramma aziendale nel quale sono   indicati ruoli e mansioni     specifiche. |  
                        | MODULO 1.2 |  
                        | Nel   Modulo 1.2 sono riporteremo le  informazioni essenziali    riguardanti le   lavorazioni e le specifiche  mansioni della vostra  attività come da voi comunicate attraverso il  questionario informativo.  Ricostruiremo il   ciclo di lavorazione  secondo uno schema a blocchi    finalizzato alla   valutazione dei  rischi di cui al Modulo 3.     - “Ciclo lavorativo/Attività” -     Indicazione di ciascun ciclo   lavorativo/attività. (Se in azienda sono     presenti più cicli lavorativi,   si potrà utilizzare un Modulo per   ogni   ciclo lavorativo)   - colonna 1 - “Fasi” - Individuazione delle fasi che compongono il ciclo lavorativo   - colonna 2 - “Descrizione Fasi” - Descrizione sintetica di ciascuna fase     - colonna 3 - “Area/Reparto /Luogo di     lavoro” - Indicazione   dell’ambiente o degli ambienti, sia al chiuso     che all’aperto, o del   reparto in cui si svolge la fase     - colonna 4 - “Attrezzature di lavoro:     macchine, apparecchi, utensili,   ed impianti” - Elencazione delle     eventuali attrezzature utilizzate in   ciascuna fase     - colonna 5- “Materie prime, semilavorati     e sostanze impiegati e   prodotti. Scarti di lavorazione” -    Elencazione  di quelle relative a   ciascuna fase   - colonna 6 - “Mansioni/postazioni” - Individuazione di quelle coinvolte in ciascuna fase Le fasi saranno analizzate in modo approfondito e completo, includendo le fasi di manutenzioni, pulizia, riparazione, ecc. Nella   colonna ambiente/reparto saranno     segnalate eventuali situazioni di  lavoro  particolare come ad esempio     il lavoro notturno, il lavoro in  solitario  in condizioni critiche,  il    lavoro in spazi confinati, lavoro  in quota,  ecc. Se vorrete inoltrarcela, potremo allegare al Modulo la planimetria con il lay-out degli ambienti di lavoro. |  
                        | MODULO 2 |  
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                        Il Modulo 2 è una vera e  propria lista volta  all'individuazione dei rischi presenti nel luogo di  lavoro.
                         I pericoli presenti in azienda possono essere molteplici e di diversa natura. Sono   legati alle caratteristiche proprie     degli ambienti di lavoro e delle   attività svolte, delle attrezzature,     dei materiali, degli agenti   chimici, fisici e biologici presenti e  a    qualunque altro fattore   potenzialmente dannoso per la salute e  la    sicurezza dei lavoratori. Per individuare i pericoli si utilizzerà questo modulo che verrà barrato nelle caselle delle colonne 3 e 4. Il Modulo contiene:   - colonna 1 - “Famiglia di pericoli”;   - colonna 2 - “Pericoli”;     - colonne 3 e 4 - Devono essere     contrassegnate per indicare la  presenza  o l’assenza del pericolo in     azienda, in coerenza con quanto  descritto  nel Modulo 1.2;     - colonna 5 - “Riferimenti legislativi”,     con il richiamo al D.Lgs.   81/08 s.m.i. e ad altre principali fonti     legislative di riferimento;   - colonna 6 - “Esempi di incidenti e di criticità” per ogni pericolo elencato. I   pericoli non elencati ma identificati dal     Datore di Lavoro possono   essere inseriti nella riga “altro”, posta    in  calce alla tabella. |  
                        | MODULO 3 |  
                        | Il Modulo 3 è suddiviso in due sezioni: “Valutazione dei rischi e misure attuate” e “Programma di miglioramento”. La prima sezione è composta dalle seguenti colonne:   - colonna 1 - “Area/reparto/luogo di lavoro”   - colonna 2 - “Mansione/Postazione”   - colonna 3 - “Pericoli che determinano rischi per la salute e sicurezza ”   - colonna 4 - “Eventuali strumenti di supporto”   - colonna 5 - “Misure attuate” La seconda sezione è composta dalle seguenti colonne:   - colonna 6 - “Misure di miglioramento da adottare e tipologie di misure preventive/protettive”   - colonna 7 - “Incaricati della realizzazione”   - colonna 8 - “Data di attuazione delle misure di miglioramento” Il   Modulo 3 riporterà in modo coerente   le   aree/reparti/luoghi di   lavoro (colonna 1), le corrispondenti     mansioni/postazioni (colonna 2)   individuati nel Modulo 1.2 ed i     pericoli correlati (colonna 3)   individuati nel Modulo 2. Per   quanto riguarda le attrezzature di     lavoro, saranno indicate le   singole tipologie di attrezzature   già   identificate nel proprio ciclo   lavorativo/attività. |  
                        | Il documento da noi preparato dovrà poi essere da Voi verificato. Vi ricordiamo che, qualora intervenissero sostanziali modifiche   del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative   ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, il Documento dovrò   essere modificato. 
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                        | MANCATA REDAZIONE 
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                        | La normativa vigente (Art. 55 del D.Lgs. 81/08) per mancata redazione del DVR prevede l'arresto, da 3 a 6 mesi, o un'ammenda, da 2.500 € a 6.400 €.
 
 L'arresto può essere aumentato a 4-8 mesi nelle  aziende a rischio di  incidente rilevante e con l'esposizione a rischi  biologici,  cancerogeni/mutageni ed atmosfere esplosive. La normativa  prevede  altresì ammende per incompleta redazione del Documento di  Valutazione  dei Rischi.
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                        | NORMATIVA 
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                        | Dal  1  Giugno 2013 anche le aziende che contano meno di 10 dipendenti devono  stilare il Documento di Valutazione dei Rischi.  Per ottemperare a questo  obbligo possono utilizzare il modello  standard di Procedura  Standardizzata. Le autocertificazioni  dell'avvenuta Valutazione dei  Rischi, infatti, dal 1 Giugno 2013 non  possono più essere utilizzate. |  
                        | SCOPO PROCEDURE STANDARDIZZATE 
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                        | Le procedure  standardizzate costituiscono uno schema su cui basare la Valutazione dei  Rischi  ed i suoi aggiornamenti il cui fine è l'individuazione delle  adeguate  azioni di prevenzione e protezione e l'elaborazione di un  programma  finalizzato al miglioramento continuo in ambito di salute e  sicurezza  nel luogo di lavoro.
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                        | CAMPO DI APPLICAZIONE |  
                        | Le imprese che occupano   fino a 10 lavoratori possono adempiere all'obbligo di effettuazione   della Valutazione dei Rischi sulla base delle procedure standardizzate.   Alcune aziende classificate a rischio rilevante non possono però   utilizzare le procedure standardizzate ma devono redigere il DVR secondo   la metodologia classica. Tali aziende sono:   - aziende industriali a rischio rilevante di cui all’art. 2 del D.Lgs.. 334/1999 e s.m.i.;    - centrali termoelettriche;    - impianti ed installazioni nucleari;   - aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni. 
 Anche le attività che occupano fino a 50 lavoratori possono adoperare le   procedure standardizzate per la redazione del DVR  (art.29 comma 6 del   D.Lgs. 81/08 s.m.i., con i limiti di cui al comma 7), ad eccezione di:
   - aziende industriali a rischio rilevante di cui all’art. 2 del D.Lgs.. 334/1999 e s.m.i.;    - centrali termoelettriche;    - impianti ed installazioni nucleari;    - aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;- aziende in cui si   svolgono attività che espongono i lavoratori a Rischio chimico,   biologico, cangerogeno, mutageno, da atmosfere esplosive e connessi   all'esposizione all'amianto. 
 
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                        | COMPITI E RESPONSABILITA' |  
                        | Il Datore di Lavoro ha  per legge (Art. 17 del D.Lgs. 81/08) l'obbligo indelegabile di  effettuare la Valutazione dei Rischi e la redazione del relativo  documento potendo utilizzare, in alternativa, le procedure standardizzate  coinvolgendo, per la  sua stesura, i soggetti previsti dal Titolo I,  Capo III del D.Lgs.  81/08 s.m.i. e in relazione all'attività e alla  struttura aziendale  (Responsabile del Servizio di Prevenzione e  Protezione, Medico  Competente – ove previsto, Responsabile dei  Lavoratori per la Sicurezza o  Responsabile dei Lavoratori per la  Sicurezza Territoriale). |  |  
    
        
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                        | PROCEDERE ALL'ACQUISTO |  
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                        | Prima di procedere all'acquisto vi invitiamo a scaricare, compilare ed inoltrare  all'indirizzo info@buysafety.it    il questionario informativo ed il modulo d'ordine .  Le informazioni da Voi riportate nel questionario saranno utilizzate  dai nostri tecnici per  la stesura del DVR Standardizzato sulla base  delle peculiarità della  vostra attività.Per ultimare l'acquisto del DVR  completo dei  cicli lavorativi, dell'analisi dei rischi relativi  all'attività e del  programma di miglioramento, è poi sufficiente cliccare sul link  "aggiungi al carrello" che trovate in alto a destra.
 
 
 Il documento da noi preparato dovrà poi essere da Voi verificato. Vi ricordiamo che, qualora intervenissero sostanziali modifiche  del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative  ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, il Documento dovrò  essere modificato.
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                        | SCARICA QUESTIONARIO INFORMATIVIO 
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                        | Siamo a vostra disposizione per informazioni ulteriori riguardo ai DVR  Standardizzati e riguardo ai nostri altri prodotti. Possiamo anche  offrirvi una consulenza completa mettendo a  vostra disposizione la  nostra competenza in materia di salute e  sicurezza nei luoghi di  lavoro.
 
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    | Attenzione! Entro il 13 marzo 2015: |   |